ISTITUTO DI CULTURA ITALO - TEDESCO
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PER PADOVA E VICENZA
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250 ANNI BEETHOVEN

“La lotta dell’uomo vinta dall’artista”: Ludwig van Beethoven nel 250° dalla nascita
Ciclo: L’unicità della musica tedesca
Relatrice: Marisa Franceschi

https://us02web.zoom.us/j/82999085933?pwd=cXlUUlBGWmV2WVUrM2RWZTJOR04vdz09
ID riunione: 829 9908 5933
Passcode: 320563

Si propongono due incontri in cui immagini, letture e ascolti guidati di musica delineeranno un percorso emozionante sulla vita e le opere del compositore tedesco la cui apparizione nel panorama musicale tra classicismo e primo romanticismo segnò un passaggio di rottura se non di rivoluzione.
Fu infatti il primo compositore libero professionista, libero proprio da qualsiasi imposizione, che scrisse la sua musica in uno stile personalissimo, che tanto sconvolse il pubblico dell’epoca suscitando addirittura sgomento, paura, orrore.
L’originalità della sua forza creativa consisteva nella continua elaborazione di temi di una semplicità disarmante: poche note (cellule melodiche) scolpite nel ritmo e sostenute da esso, ma riproposte in una continua trasformazione, laddove la stessa armonia diventa timbro, colore, il tutto calato nelle proporzioni di forme classiche.
La sua non è certo musica di intrattenimento superficiale: voleva l’attenzione del pubblico e riusciva a trasmettere la forza potremmo dire michelangiolesca della sua continua ricerca, segnata anche da contrasti dialettici sofferti che rimandano ai suoi sentimenti.

Mercoledì 2 dicembre, ore 17.00 (prima parte)
Nel primo incontro verranno proposte le sue composizioni fino al periodo intorno agli anni 1810 – 1812, anno di composizione della Settima sinfonia, da alcuni considerata la più moderna.

Mercoledì 16 dicembre, ore 17.00 (seconda parte)
Nel secondo incontro verranno proposte le composizioni della piena maturità artistica di Beethoven e dell’ultimo periodo della sua vita segnato dalla completa sordità, una tortura inenarrabile che gli rese la vita quasi impossibile, che tuttavia non impedì al suo genio il raggiungimento di sfere ancor più elevate, quasi astratte, che segnarono indubbiamente l’apertura a nuovi orizzonti.

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