ISTITUTO DI CULTURA ITALO - TEDESCO
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PER PADOVA E VICENZA
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L’unicità della Musica Tedesca

Relatrice: Marisa Franceschi

 

Martedì 9 aprile, ore 17.00 in sede e via Zoom

I grandi interpreti vocali e strumentali e i più importanti direttori d’orchestra del panorama musicale austriaco-tedesco (terzo incontro)

 

Nel terzo incontro verranno proposti gruppi vocali e strumentali tedeschi che interpretano la Musica tedesca prima di Bach e di Haendel.

Le guerre religiose che si protrassero per oltre due secoli in Europa fino alla Pace di Westfalia, conclusasi nel 1648, dilaniarono il territorio tedesco, arrecando saccheggi da parte di truppe mercenarie, carestie, epidemie che portarono il paese ad una condizione di smembramento e disordine, nonché di instabilità economica.

La classe dei mercanti e la fioritura delle corporazioni o confraternite di artigiani che davano tanto valore alla Musica sostenuta dalle figure dei Meistersänger, subirono una profonda crisi fino quasi alla loro scomparsa. Mentre la Francia e i Paesi Bassi edificarono il meraviglioso castello della Polifonia, introdotta successivamente anche in Italia dove era fiorita l’Ars Nova dal fresco sapore popolaresco, la Germania elaborò facendola propria l’invenzione musicale dei suddetti paesi, pur mantenendo una certa indipendenza dal canto gregoriano.

Sarà sempre la forma del Lied di origine popolare ad essere presente in varie declinazioni nella musica tedesca fino al Novecento. Il Volkslied infatti divenne nel 1500 la base del corale luterano, in cui la lingua tedesca compresa da tutti si fonde con una musica dalle linee melodiche semplici in una unità irripetibile e quindi unica.

Musicisti e poeti come Hans Sachs, citato da Wagner, Heinrich Isaac, di origine fiamminga ma che operò molto in Germania e Ludwig Senfl, per arrivare poi al più grande compositore tedesco della fine del 1500 Hans Leo Hassler e quindi a Michael Praetorius, figlio di un pastore luterano, contribuirono ad affiancare la Germania, musicalmente alquanto isolata, alle altre culture musicali europee.

Il Lied venne rielaborato da mani esperte e nella liturgia luterana assunse un carattere più solenne pur restando comprensibile e diremmo oggigiorno orecchiabile, grazie alla ripetitività delle melodie e alla isoritmia delle varie voci. La musica non poteva non essere vicina al popolo e pertanto come esempio verrà proposto all’ascolto il corale attribuito a Martin Lutero “Ein feste Burg”, stampato nel 1529.

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