ISTITUTO DI CULTURA ITALO - TEDESCO
UNICA SEDE D'ESAMI AUTORIZZATA DAL GOETHE-INSTITUT
PER PADOVA E VICENZA
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Mercoledì 5 maggio 2021, ore 17.00 in Zoom
Ciclo: L’unicità della Musica Tedesca
Richard Strauss: grande musicista, ma figura controversa nel periodo nazista (II parte)
Relatrice: Marisa Franceschi

ID riunione: 829 9908 5933
Passcode: 320563

Già in giovane età Richard Strauss aveva manifestato un forte interesse per il teatro. Risale al 1900 la sua prima opera in un atto intitolata "Feuersnot" (Necessità di fuoco"), ma la conferma della sua maturità artistica avviene nel 1905 con l'atto unico "Salomè" op.54 sul testo del dramma di Oscar Wilde. In quest'opera Strauss sfoggia un'orchestrazione mirabilmente duttile e compatta. Parallelamente all'ascolto verranno mostrate le incisioni e i disegni di un fenomenale artista Aubrey Beardsley, il quale illustrò, influenzato dallo stile giapponese reinterpretato in chiave liberty, la pubblicazione tradotta in inglese dell'opera di Wilde. Lo stesso clima di allucinato realismo ai limiti dell'espressionismo lo ritroviamo nell'opera " Electra" del 1906 - 8. Il testo di Hugo von Hofmannsthal segna l'inizio di una lunga collaborazione che ebbe il suo apice nella successiva "Der Rosenkavalier", una delle opere più eseguite. La trama ambientata nella Vienna di Maria Teresa è ricca di intrighi amorosi nello stile mozartiano ma non manca di preziose sfumature psicologiche nel tratteggiare i personaggi e si avvale di un'orchestrazione di eccezionale leggerezza. Testimonianza sonora del momento crepuscolare del Romanticismo anche la produzione liederistica di cui verranno proposti alcuni esempi molto significativi e intensi. Per finire verrà presentato lo studio per 23 archi solisti intitolato "Metamorphosen" del 1945 in cui viene citato il tema della Marcia funebre dell'Eroica di Beethoven che in parte scalza le supposizioni sulla sua insensibilità nei confronti del dolore causato dalla insensatezza delle guerre. Hitler ebbe una particolare predilezione per la sua musica, ma alla fine del regime nazista la sua posizione passò in sordina fino ad essere più o meno tollerato.

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