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Edith Stein: Una vita per la verità, a ogni costo. Dalla cattedra al Carmelo (e alla camera a gas)

Venerdì 18 febbraio, ore 17.00 in presenza e via Zoom (prenotazione obbligatoria a padova@icit.it)

Una vita per la verità

Relatore: Stefano Martini 


Della vita di Edith Stein, nata a Breslavia il 12 ottobre 1891 da genitori ebrei tedeschi, conosciamo parecchi particolari, soprattutto relativi all’infanzia e all’adolescenza, grazie all’opera Storia di una famiglia ebrea (redatta in gran parte nel 1933), di cui certamente le numerose Lettere (scritte dal 1916 al 1942), costituiscono un ulteriore approfondimento e completamento, ma quasi nulla sappiamo della sua morte, perché dopo la sua deportazione ad Auschwitz-Birkenau nei primi giorni del mese con un vagone piombato assieme ad altri internati, presumibilmente la domenica 9 agosto 1942 fu uccisa con sua sorella Rosa in una camera a gas, per essere poi forse bruciata in un forno crematorio. La sua vicenda può sembrare la trama di un romanzo e non è certo un caso che ne sia diventata argomento di un significativo film, non strettamente biografico, La settima stanza (1996), della regista ungherese Márta Mészáros, nel quale vengono rappresentati gli anni più difficili della protagonista, quelli tra l’ascesa al potere del nazismo (1933) e il drammatico epilogo della sua esistenza (1942). Quest’ultima, nella vissuta realtà, fu davvero straordinaria: dall’iniziale educazione ebraica in famiglia alla fase agnostica del periodo adolescenziale; dai primi anni scolastici agli studi universitari a Breslavia e a Gottinga; dall’incontro con il grande filosofo Edmund Husserl, prima come discepola poi come sua assistente, al servizio come crocerossina volontaria durante la I guerra mondiale; dalla laurea con lode all’insegnamento universitario; dalla conversione al Cattolicesimo all’entrata nel Carmelo (con il nome Teresa Benedetta della Croce) a Colonia e da qui a Echt (Olanda). Una vita spesa tutta, a ogni costo, nella ricerca della verità e, alla fine, totalmente offerta da lei – cristiana – per il “suo popolo” – ebraico.


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